Potrebbe sembrare un controsenso ma non lo è. Perché la stella alpina, piccolo fiore dei monti, si rivela una preziosa alleata durante le vacanze al mare. Di giorno, quando la cute esposta al sole ha bisogno di rinforzo e protezione, la sera quando serve un’azione lenitiva e riparatrice.
Dalle vette alle spiagge
Nascosta nei punti più impervi delle montagne, la stella alpina non è solo un fiore di straordinaria bellezza tutelato per la sua rarità. È anche un prezioso principio attivo di cui la cosmetica fa tesoro inserendolo come ingrediente di punta in una serie di formulazioni che si rivelano particolarmente utili durante la stagione estiva. È dato ormai certo infatti che l’aggressione dei raggi Uv, forte e prolungata durante i mesi più caldi, rappresenta un danno per la cute. La stella alpina è di grande aiuto per arginare gli effetti negativi delle radiazioni grazie alle sue proprietà trattanti che agiscono a diversi livelli.
La stella alpina: un fiore resiliente
La stella alpina, che i tedeschi chiamano romanticamente edelweiss, nobile candore, e i botanici classificano con il nome di Leontopodium Alpinum, dal greco “piede di leone” forse per la forma che ricorda l’impronta del felino, è da tempo oggetto di studio e di ricerca da parte della cosmetica. L’interesse è stato da subito indirizzato in modo particolare verso la forte capacità di resilienza di questa piccola pianta che, al pari di molte che crescono in habitat ostili, mostra una straordinaria tenacia nonostante le condizioni avverse in cui si trova a vivere.
Tutto questo grazie alla presenza di sostanze protettive che possono essere di grande beneficio anche per la pelle esposta al sole: maggiori sono le difese della cute, infatti, minori i danni che gli Uv possono fare. Un recentissimo studio cinese ha focalizzato l’attenzione non tanto sugli Uv quanto sulla luce blu, presente nello spettro visibile ma soprattutto emessa in dose massiccia dai device elettronici. Le prove hanno mostrato anche in questo caso l’efficacia dell’estratto di stella alpina nell’arginarne i possibili danni provocati dalla continua esposizione alla luce blu.
Contro i danni dei raggi UV
L’esposizione ai raggi Uv determina una condizione di infiammazione che in una reazione a catena indebolisce la pelle, ne accelera il processo di invecchiamento e genera danni profondi che possono determinare serie problematiche di salute per l’intero organismo. Uno studio del 2021 condotto dalla Sungkyunkwan University di Seul, nella Corea del Sud, ha rilevato con test in vitro che l’estratto di stella apina, grazie alla sua potente azione antiossidante, è in grado di contenere e ridurre il processo infiammatorio innescato dalle radiazioni Uv.
Per combattere le infiammazioni
Se un trattamento cosmetico a base di stella alpina, quindi, non può essere considerato un vero e proprio solare, può comunque essere molto utile prima dell’esposizione per potenziare le difese della pelle e dopo il sole per “spegnere” l’infiammazione e regalare non solo comfort ma anche equilibrio e salute alla cute. Anche uno studio italiano ha confermato le potenzialità antinfiammatorie della stella alpina, da sempre utilizzata nella medicina tradizionale dei paesi montani nel trattamento dei dolori reumatici e delle affezioni delle vie respiratorie. La conclusione dei ricercatori è che le colture di stella alpina potrebbero essere una fonte privilegiata di sostanze antiinfiammatorie potenzialmente utilizzabili nel trattamento delle malattie croniche della pelle.
Per frenare l’invecchiamento
Tra i danni provocati da una massiccia e scorretta esposizione al sole c’è un’accelerazione del processo di invecchiamento cutaneo. Anche in questo caso la stella alpina si rivela preziosa, e non solo per contrastare l’infiammazione. Lo studio coreano sopracitato ha preso in esame le rughe peri-orbitali verificando gli effetti positivi dell’estratto di stella alpina sull’elasticità e la densità cutanea e sulla conseguente riduzione delle pieghe nell’area dello sguardo. L’utilizzo di una formula cosmetica che racchiuda tra gli ingredienti la stella alpina vanta quindi una decisa azione anti-età che può rivelarsi una risorsa preziosa sia durante che dopo il periodo estivo per preservare la pelle dal rischio di segnarsi con rughe, macchie e perdita di tono.
Per preservare l’elasticità cutanea
L’azione anti-age della stella alpina si lega anche alla presenza in questo piccolo fiore dell’acido leontopodico di tipo A e B che vanta attività ialuronidasica e anti-collagenasica. Si tratta cioè di una sostanza in grado di contrastare la degradazione dell’acido ialuronico e del collagene, due elementi chiave per l’equilibrio, il turgore e la giovinezza della pelle. Opponendosi alla loro degradazione, accelerata dall’esposizione solare, la stella alpina aiuta la pelle a preservare idratazione, e compattezza. Da ultimo va ricordato che l’estratto di stella alpina per uso cosmetico viene ricavato da colture di cellule in vitro senza che la specie ne risulti danneggiata.