Detergente senza risciacquo: quando è necessario?

Il detergente senza risciacquo, pratico e veloce, conquista sempre di più il mercato per gli innumerevoli vantaggi che offre: quelli in spray, in particolare, che in una passata detergono senza bisogno di acqua, sono tra le formule più amate perché già pronti all’uso, utilizzabili ovunque e in comodi formati on-the-go. Si infilano nella ventiquattrore dell’ufficio, nel trolley del weekend o nel borsone della palestra, e consentono di darsi una rinfrescata ogni volta che se ne sente il bisogno.

Grazie all’erogatore spray, l’applicazione è mirata e precisa dove serve, anche sulle zone più difficili, come la schiena o il retro dei polpacci. Adatti a chiunque e ormai privi di controindicazioni grazie alle formule d’avanguardia, sono utili specialmente in alcune situazioni.

Per lavarsi o rinfrescarsi quando l’acqua non c’è

Il detergente senza risciacquo per viso e/o corpo contiene particelle ad azione pulente che in modo delicato e in totale rispetto della pelle, assicurano una profonda azione igienizzante e antibatterica di lunga durata. Basta uno spruzzo per portare via particelle di sporco, impurità e quella patina di sebo in eccesso e sudore che occlude l’epidermide impedendole di respirare.

Il tutto senza alterare il film idrolipidico di superficie. È quindi la soluzione ideale per chi trascorre molte ore fuori casa o fa lunghi viaggi e desidera non solo lavarsi, ma anche rinfrescarsi, ma non ha un lavandino a portata di mano. Se si desidera amplificare l’effetto ice, basta lasciare la bomboletta in frigorifero per qualche ora prima dell’uso.

Detergente senza risciacquo: anche per struccarsi

Un tempo sconsigliato per la pulizia del viso e lo struccaggio, il detergente senza risciacquo vive oggi una rivincita grazie alla rivisitazione delle salviette, completamente riformulate, all’introduzione delle acque macellari, gentili sulla pelle ma efficaci anche sul trucco water-resistant, e soprattutto agli spray.

L’operazione di pulizia del viso è fondamentale alla sera, anche se non si fa uso di make up, ma anche al mattino, al risveglio. I dermatologi la raccomandano ogni sera perché i residui di trucco favoriscono l’assorbimento nella pelle di molte sostanze presenti nell’ambiente, così come l’eccesso di sebo, il sudore, i prodotti di scarto del metabolismo cutaneo, i funghi e i batteri, le tracce di polvere e smog. Prurito, tensione e irritazioni diffuse sono le conseguenze di una pelle “soffocata” da questa pellicola di sostanze occludenti.

La detersione è indispensabile anche per favorire il distacco delle cellule morte che si desquamano dalla pelle, ma vi rimangono aderenti, rendendo il colorito spento e opaco. Solo asportando tutto ciò che le impedisce di respirare, la cute può trarre giovamento dai principi attivi rilasciati da sieri e creme. La sporcizia ostacola anche il rinnovamento cellulare, processo indispensabile per una pelle luminosa, elastica e levigata e per contrastare l’invecchiamento precoce.

Basta vaporizzare lo spray direttamente sul viso, tenendo occhi e bocca chiusi, oppure su un panno di cotone, da passare poi delicatamente sulla pelle per asportare ogni traccia di fondotinta e blush (se non è indicato sulla confezione, meglio non utilizzarli per struccare occhi e labbra).

Per mantenere pulite le pelli fragili senza irritarle

Il detergente senza risciacquo di ultima generazione non ha un’azione disseccante sulla pelle ma riesce a preservare la morbidezza e l’idratazione cutanea grazie all’elevata concentrazione di attivi come il Dexpantenolo, che favorisce i processi di rigenerazione cutanea, contribuendo a mantenere intatta o a ripristinare la naturale funzione di barriera.

Ne giovano soprattutto le pelli ipersensibili, che a contatto con l’acqua del rubinetto si arrossano e si screpolano alla velocità della luce, e quelle affette da patologie come psoriasi, acne, rosacea. Benché diverse, sono condizioni accomunate da una particolare fragilità della barriera cutanea, che risulta suscettibile al minimo stimolo ambientale, e da uno stato di infiammazione cronica che causa diversi disagi.

Da un lato, per le pelli ipersensibili o fragilizzate da particolari condizioni patologiche, tenere la pelle asciutta e pulita è fondamentale perché la barriera idrolipidica alterata facilita l’ingresso di microbi e batteri. Dall’altro, ridurre il numero di risciacqui, ma anche di sfregamenti con asciugamani e accappatoi, può aiutare a tenere sotto controllo i fastidi.

Diventa dunque molto utile poter contare su formulazioni “no rinse” sicure e dermatologicamente testate anche su pelle sensibile, fragilizzata o infiammata, prive di alcol, fragranze o ingredienti potenzialmente irritanti. Secondo uno studio condotto al Dipartimento di batteriologia clinica dell’Università di Göteborg (Svezia), il detergente senza risciacquo è un’alternativa sicura ed efficace al lavaggio con acqua e sapone della pelle fragile.

Per l’igiene di neonati e persone allettate

Il detergente senza risciacquo non ha solo impieghi dermocosmetici, ma può essere un valido ausilio anche in campo medico, in caso per esempio di ricoveri ospedalieri, se si è allettati per lunghi periodi per malattia o dopo un intervento chirurgico (o in tutte quelle situazioni in cui, per qualche giorno, è vietato farsi la doccia).

L’attività lenitiva, antinfiammatoria e riparatrice delle formule è particolarmente utile in questi casi perché previene irritazioni, arrossamenti e piaghe da decubito e ne favorisce la guarigione, grazie alla presenza di estratti vegetali ad azione calmante, disinfiammante e decongestionante, come i semi di pompelmo, che grazie al cocktail di antiossidanti naturali e vitamine calmano prurito e irritazione. Per gli stessi motivi gli spray senza risciacquo trovano spesso posto nei borsoni delle neo-mamme, che li usano al cambio del pannolino per mantenere la pelle dei neonati asciutta e pulita, prevenendo gli arrossamenti tipici delle zone intime.

Per ridurre l’uso di acqua calcarea

Il detergente senza risciacquo può essere infine una valida strategia salva-pelle e salva-ambiente, per tutti. Gli italiani sono quelli che in Europa consumano più acqua (236 litri per persona al giorno, contro una media europea di 120), secondo Cittadinanzattiva. Ma la sensibilità nei confronti del tema sta aumentando: il 65,9% dei connazionali, rivela l’Istat, è attento a non sprecare inutilmente risorse idriche e cerca di adottare comportamenti virtuosi, limitando il consumo eccessivo di acqua, anche per lavarsi.

In quest’ottica l’utilizzo, quando serve, di un detergente che non richiede di aprire il rubinetto può impattare positivamente sull’ambiente, perché con pochi semplici puff si può ottenere un’efficace azione di pulizia risparmiando litri di acqua. Anche la pelle ringrazia, perché il contatto ripetuto e prolungato con l’acqua calcarea delle grandi città può inaridire la pelle sensibile portando a spiacevoli sensazioni di secchezza, fastidio e tensione. Secondo uno studio pubblicato su Skin Pharmacology and Physiology nel 2006, l’acqua del rubinetto altera il pH della pelle a lungo danneggiandola, prima di riuscire a riportarla ai valori ideali.