Le scottature solari tornano sempre di attualità durante i mesi estivi. Ma per fortuna, dopo anni di campagne informative, pare che gli Italiani abbiano finalmente compreso l’importanza di proteggersi adeguatamente dal sole. La grande conquista è che ciò è diventato un comportamento costante, da adottare cioè fin dal primo momento e per tutta la durata dell’esposizione, utilizzando prodotti sicuri e altamente protettivi. I sondaggi mostrano una crescente consapevolezza dei rischi a breve e a lungo termine di un’esposizione solare non protetta: dai semplici eritemi solari all’aumento del rischio di tumori della pelle.
Secondo un sondaggio condotto da YouGov, nel 2022 il 59% di coloro che cercavano una crema solare desideravano principalmente un’elevata protezione, per evitare di rovinarsi le vacanze (e la pelle) con bruciori, arrossamenti e screpolature. Ma cosa fare quando il danno è già avvenuto?
Cause ed effetti delle scottature solari
Le scottature solari, o eritema solare, sono causate principalmente dalle radiazioni UVB, che stimolano il rilascio di citochine infiammatorie, portando alla dilatazione dei vasi sanguigni e all’aumento della permeabilità capillare. Questi eventi, solo apparentemente innocui, possono avere conseguenze gravi, soprattutto nei bambini, rendendo cruciale la prevenzione. Nei primi 18 anni di vita, ogni scottatura grave aumenta il rischio di tumori cutanei in età adulta, poiché la pelle “memorizza” tutti i raggi UV ricevuti durante l’infanzia.
I sintomi
I sintomi delle scottature solari si manifestano qualche ora dopo l’esposizione ai raggi UV e variano in gravità ed estensione in base alla durata e all’intensità dell’esposizione non protetta. Possono includere: arrossamento (dal rosa al violaceo), edema (gonfiore localizzato), prurito ed estrema sensibilità al tatto. Le scottature di grado moderato possono presentare anche bolle, dolore al tatto, secchezza e desquamazione superficiale.
I rimedi
Per alleviare i sintomi delle scottature solari, si possono utilizzare creme antinfiammatorie o farmaci cortisonici da applicare sulla pelle o assumere per via orale in caso di gonfiore. Per accelerare la guarigione, è consigliabile trattare la pelle con delicatezza, lavandola con detergenti ricchi di principi attivi emollienti e lenitivi e asciugandola senza strofinare, preferibilmente lasciandola asciugare all’aria.
L’applicazione di un prodotto idratante è molto utile per ridurre l’infiammazione indotta dai raggi UV, e per ripristinare il film idrolipidico superficiale e contrastare la disidratazione, restituendo alla pelle l’acqua persa a causa del sole e del calore.
Quali prodotti scegliere contro le scottature solari? Per calmare l’infiammazione è consigliabile scegliere prodotti reidratanti con azione decongestionante e lenitiva, come quelli a base di estratti di fiori di calendula e stella alpina, nonché principi attivi idratanti, emollienti e riparatori, come lo squalene e la vitamina B5. Le formulazioni migliori sono creme o lozioni, che riescono a restituire alla pelle i lipidi sottratti dal sole.
Per alleviare il bruciore dovuto alle scottature solari, può essere utile immergere l’area in acqua fredda o applicare una borsa del ghiaccio avvolta in un panno di cotone, seguita da un impacco con un unguento denso e ad alta componente lipidica, che crei uno strato protettivo e traspirante e ripristini l’idratazione necessaria per la rigenerazione cutanea.
È fondamentale evitare l’esposizione al sole per almeno 15-20 giorni. Se è inevitabile stare all’aperto, si devono indossare indumenti protettivi di lino o cotone bianco.
Come riconoscere un’ustione
Nei casi più gravi di scottature solari si parla di ustione, caratterizzata dai sintomi precedentemente descritti, a cui si aggiunge la comparsa di flittene: vescicole o bolle causate dal distacco tra l’epidermide e il derma, con conseguente raccolta di liquido sieroso. Queste ustioni possono derivare non solo dall’esposizione solare non protetta, ma anche dall’assunzione di alcuni farmaci (antibiotici, diuretici, antidiabetici, antinfiammatori non steroidei) o rimedi fitoterapici che aumentano la sensibilità ai raggi UVA.
Le cure in caso di ustione
La cura delle ustioni solari gravi prevede l’uso di creme antibiotiche, come l’eritromicina. È importante non rompere le bolle per evitare infezioni e allungare i tempi di guarigione. La pelle va disinfettata con saponi antisettici, ad esempio a base di clorexidina, e coperta con garze non aderenti, evitando bendaggi occlusivi.
Quando rivolgersi al medico
È necessario consultare un medico se, nonostante i rimedi, la condizione della pelle non migliora o se persistono dolore, arrossamento e gonfiore per oltre 48 ore. Il consulto medico è imprescindibile in presenza di febbre alta o sintomi sistemici come vomito, diarrea, brividi, tachicardia, aumento della frequenza respiratoria, stato confusionale o svenimenti.