Il suo primo punto di forza? È un superbo idratante di cui molte formule di skincare fanno tesoro. A ben vedere lo squalane non è proprio un ingrediente nuovo di zecca, ma la cosmetica lo impiega oggi in una declinazione nuova, quella vegetale, che relega a un triste passato la barbara pratica, ormai non più accettabile, di estrarlo dal fegato degli squali. Vero è che lo squalane è un derivato dello squalene, nonché uno dei principali componenti del sebo.
Dallo squalane animale a quello vegetale
Per conoscere meglio questo performante principio attivo occorre fare un passo indietro. E partire da un termine con cui ha comunanza, lo squalene. Quest’ultimo è una sostanza prodotta dal fegato che attraverso il flusso sanguigno arriva alle ghiandole sebacee diventando una componente del sebo, ne costituisce circa il 13%, essenziale per mantenere protetta e idratata la cute. Come precisa la dottoressa Antonella Filippi, naturopata esperta di cosmesi naturale, esiste anche uno squalene vegetale presente nell’olio di oliva, negli oli di arachidi, argan, girasole, crusca di riso e germe di grano.
La fonte principale di squalene vegetale ad oggi sono i chicchi di amaranto che contengono il 7-7,7% di lipidi tra i quali, insieme allo squalene, ci sono acidi grassi insaturi, tocoferoli e fitosteroli, tutti di grande utilità per l’equilibrio e la salute dell’organismo in generale e della pelle in particolare. Grazie ai progressi della chimica verde, oggi lo squalene viene ricavato anche attraverso la fermentazione degli zuccheri ottenuti dalla canna da zucchero.
L’azione emolliente e nutriente dello squalane
È da questo squalene vegetale che la cosmetica ricava, attraverso un processo di stabilizzazione che ne impedisce l’ossidazione e lo rende stabile, lo squalane, un acido grasso versatile dalle molteplici virtù. Lo squalane è molto usato in cosmetica perché, a differenza dello squalene, non presenta doppi legami nella sua struttura chimica e, per questo, non ha problemi di ossidazione.
Emolliente e idratante, lo squalane con la sua forte componente lipidica va a compensare le carenze di una pelle che tende all’aridità, per costituzione oppure a seguito di aggressioni esterne dovute al freddo in inverno, all’esposizione solare in estate, al cambio di stagione o all’utilizzo di detergenti aggressivi.
Squalane anche nelle formule anti-age
Lo squalane si rivela prezioso anche in funzione anti-età. Con il passare del tempo, infatti, come diminuisce la produzione di elastina e di collagene, si riduce anche quella del sebo e quindi dello squalene. Questo incide in modo particolare sulla barriera protettiva cutanea, fatta di acqua e lipidi, che diventa meno compatta favorendo la TEWL, la Trans Epidermal Water Loss, cioè l’evaporazione dell’acqua dai vari strati cutanei. È la ragione per cui le pelli mature hanno una naturale tendenza alla secchezza. Lo squalane reintegra le carenze rafforzando lo scudo protettivo cutaneo in modo che la pelle possa preservare il giusto grado di idratazione; vanta quindi una funzione anti-age indiretta ma di grande efficacia.
Squalane, ne beneficiano tutte le pelli
Sulle pelli normali e secche, lo squalane ha un’azione emolliente e nutriente capace di preservarne e ripristinarne l’elasticità e la compattezza. Essendo un olio leggero e non occlusivo, lo squalane è indicato anche per le pelli miste e grasse. La ragione, come spiega la dottoressa Filippi, risiede anche nelle sue proprietà antiinfiammatorie che vengono in supporto non solo alle pelli impure ma anche a quelle sensibili, facili a rossori e irritazioni.
Del resto, essendo una sostanza del tutto affine al sebo cutaneo, è assolutamente ben tollerata e non provoca reazioni, anche se usata in concentrazioni molto elevate. Non a caso lo squalane viene impiegato anche in cosmetici destinati alla cura della dermatite seborroica, dell’acne, della dermatite atopica e da freddo. Oltre ad essere un ingrediente particolarmente apprezzato nelle formulazioni dedicate alla cura della pelle fragile dei bebè. Va ricordata infine la funzione protettiva dello squalane, esercitata soprattutto nei confronti dei raggi solari, utile per tutte le pelli e in modo particolare per quelle mature che tendono a segnarsi proprio per via di una continua esposizione alle radiazioni Uv.