Abbronzatura: 10 segreti per mantenerla più a lungo possibile

Rientro in città uguale fine dell’abbronzatura? No, se si mettono in pratica tante piccole astuzie e si scelgono i prodotti giusti che aiutano a conservare il bel colorito conquistato con tanta fatica e pazienza in vacanza. Così ci si può assicurare una pelle ambrata a lungo ma soprattutto idratata e senza antiestetiche macchie effetto “leopardato”.

Il decalogo salva abbronzatura

1. Fare docce brevi e fresche. Per la vasca c’è tempo. Per un’abbronzatura che dura a lungo, meglio optare ancora per docce veloci, con acqua tiepida o fresca, scegliendo un olio emolliente o un docciacrema poco schiumogeno, a basso tenore di tensioattivi, che non intaccano il film idrolipidico, magari arricchiti di sostanze “fissanti” come betacarotene, vitamina E, acido lipoico. Un’ottima abitudine è quella di alternare, a fine lavaggio, getti caldi e freddi: stimola il ricambio cellulare e riattiva la circolazione.

2. Sì allo scrub. A differenza degli esfolianti chimici, che stimolano il ricambio cellulare in profondità, quelli “fisici”, cioè scrub e gommage a base di sali marini e microsfere di origine naturale, esercitano un’azione più superficiale, microabrasiva. Contrariamente a quanto si pensa, lo scrub si può fare anche sulla pelle abbronzata senza rischiare di “grattarla via“, anzi, è utile ripeterlo una volta a settimana per eliminare lo strato corneo ispessito dai raggi solati e favorire il rinnovamento cellulare. Il colorito risulterà più omogeneo e luminoso.

Inoltre si evitano tutti gli antiestetici effetti dell’accumulo di cellule cornee in superficie, come grigiore, perdita di tono e secchezza. Si massaggia sulla pelle umida senza sfregare, insistendo sulle parti più soggette a ruvidità e ispessimenti come gomiti e ginocchia, si risciacqua rapidamente, senza tempo di posa, con acqua fresca o tiepida e si asciuga tamponando.

3. Niente ceretta o crema. Uno dei nemici giurati dell’abbronzatura è la ceretta, che insieme ai peli porta via la parte più superficiale della pelle. Lo stesso vale per la crema depilatoria che “scioglie” lo strato corneo più esterno. Il risultato? Gambe a macchie o a strisce, difficili poi da far passare in poco tempo. Meglio usare invece il rasoio o l’epilatore elettrico, e subito dopo spalmare un prodotto molto idratante. E se non si vuole rinunciare alla ceretta, meglio quella araba, a base di zucchero e limone, che si può fare fare anche da sé (i tutorial si trovano anche online). È più delicata e l’abbronzatura è salva.

4. Idratare più volte al giorno. Per un’abbronzatura che dura a lungo, al posto del doposole, per mantenere la pelle morbida e protetta, durante la giornata e alla sera, dopo la doccia, si può utilizzare una crema ricca di attivi idratanti, rigeneranti e riparatori come burro di karatè, squalene e Dexpantenolo. È bene scegliere formule dalla consistenza densa, altamente nutriente, ma non unta, con ingredienti ad azione protettiva nei confronti degli agenti atmosferici e calmante in caso di irritazioni, in grado di garantire un’idratazione no stop per 24 ore.

5. Occhio al pediluvio
La sabbia e la salsedine hanno reso ruvidi i piedi e tornata a casa non si vede l’ora di immergerli nell’acqua calda per una pedicure. È un’esigenza comprensibile, ma attenzione, perché così si rischia di schiarire la pelle dalla caviglia in giù. Meglio un pediluvio con acqua fredda in cui far sciogliere un pugno di sale grosso. La pelle si ammorbidirà ugualmente e in più si otterrà un benefico effetto antigonfiore su piedi e caviglie.

6. Evitare l’esposizione a fonti di aria secca. Occhio all’aria condizionata se ancora accesa, ma anche a stufe e caminetti nelle prime serate autunnali. Se si desidera un’abbronzatura che dura a lungo meglio evitare l’esposizione diretta e prolungata: i sistemi di condizionamento e riscaldamento accelerano l’evaporazione del film idrolipidico, accentuando la secchezza e ingrigendo il colorito.

7. Vestirsi a strati. Durante le mezze stagioni il consiglio della nonna di “vestirsi a cipolla“ serve anche per un’abbronzatura che dura a lungo. Gli sbalzi termici troppo bruschi sfiancano i vasi sanguigni che si restringono, sottraendo nutrimento ai tessuti. Inoltre il caldo, il sudore, l’attrito con i vestiti accelerano la desquamazione.

8. Prendere gli integratori. I supplementi alimentari iniziati prima della stagione estiva sono utili anche adesso, per un’abbronzatura che dura a lungo: contengono vitamine C, E, B2, antocianine e flavoni, minerali come rame e selenio, coenzima Q10 e glutatione che incrementano la melanogenesi, fissando l’abbronzatura e uniformando il colorito.

9. Aggiungere un tocco di luce. Per ravvivare il colorito si può ricorrere agli autoabbronzanti in spray o mousse a base di DHA, un estratto naturale della canna da zucchero che, a contatto con la pelle, reagisce donando un bel colorito dall’ambra al bruno. Idratando regolarmente la pelle, l’effetto dura fino a 6 giorni. In alternativa esistono oli e lozioni che associano alle proprietà idratanti, antiage o doposole un effetto ottico luminoso grazie all’aggiunta di microsfere che riflettono la luce e, unite a una punta di colore (oro, bronzo, rosa, pesca, champagne), valorizzano tutte le carnagioni donando lucentezza e setosità.

10. Mangiare all’aperto. In terrazza, ai giardini o sui tavolini all’aperto del bar. È una buona idea sfruttare il più possibile i raggi del sole di fine estate, che sono meno aggressivi ma stimolano ugualmente la melanina. Per dare una mano alla tintarella di città, via libera a tutta la frutta e la verdura gialla e arancione: carote, peperoni gialli, meloni, pesche, albicocche. Sono alimenti ricchi di betacarotene, precursore della vitamina A che, oltre ad essere un potente antiossidante, pigmenta leggermente la pelle, aumentando l’intensità dell’abbronzatura.