Complice il freddo estremo e le temperature in picchiata, la pelle può andare incontro a una secchezza così estrema da spaccarsi, specialmente in alcuni punti più esposti a sbalzi termici, raffiche di vento e gelo invernale, come le labbra e il dorso delle mani. In alcune condizioni infatti la secchezza può diventare tale da creare delle vere e proprie spaccature dolorose e antiestetiche, chiamate ragadi.
Ragadi di mani e labbra: le cause
Il termine deriva dal greco e significa “fessura”: la pelle, sottoposta a stress termici o meccanici come un’esposizione prolungata a temperature estreme, condizioni climatiche avverse, traumi da sfregamento o aggressioni chimiche (per colpa per esempio di detersivi per la casa troppo aggressivi o cosmetici non adatti al proprio tipo di pelle, oppure usati male), perde la sua naturale capacità di distensione, diventa meno elastica e allo stesso tempo più arida e sottile, quindi più facile a dolorose e fastidiose “rotture”: le ragadi.
Le ragadi di mani e labbra possono associarsi anche a malattie della pelle, dermatiti o stati infiammatori temporanei che coinvolgono cute o mucose. L’alterazione della funzione barriera della pelle e l’estrema disidratazione aumentano l’infiammazione locale, rendendo la cute della zona colpita particolarmente suscettibile a qualsiasi stimolo o a minimi movimenti. In genere sono fenomeni innocui, ma in alcune situazioni la lacerazione può diventare il lasciapassare per particelle di sporco, polvere o agenti infettivi, che penetrano nello strato corneo predisponendo allo sviluppo di stati infiammatori o peggio infezioni.
Come riconoscerle
Visivamente, le ragadi di mani e labbra si presentano come lesioni superficiali, di forma lineare, simili a taglietti di uno o due centimetri di lunghezza, che provocano dolore, sanguinamento, bruciore e fastidio anche al minimo movimento e compromettono lo svolgimento delle normali attività quotidiane. Possono colpire diverse parti del corpo ma sono più frequenti nelle aree sottoposte a stiramenti e distensioni ripetute, come appunto le commissure labiali, il dorso della mani, i polpastrelli, gli spazi interdigitali e quelli intorno alle unghie.
Ma esistono anche le ragadi delle pliche anali, della pianta dei piedi, dei talloni e dei capezzoli (specialmente nelle mamme che allattano). Ne sono più colpite le pelli secche e/o sensibili oppure chi pratica attività sportive o professionali che implicano un’esposizione prolungata al freddo intenso oppure il contratto prolungato con acqua e/o con sostanze chimiche irritanti.
Curare le ragadi
1. L’idratazione è la prima regola: è importante mantenere integro il film idrolipidico di superficie applicando sulle mani e sul contorno labbra prodotti in grado non solo di garantire un’idratazione no stop per 24 ore, ma anche una protezione long lasting dagli agenti atmosferici, grazie a pool di attivi come vitamina E e del gruppo B, estratto di stella alpina, burro di karité. Vanno applicati in abbondanza più volte al giorno, soprattutto prima di uscire di casa, e ogni qualvolta la pelle sia esposta al freddo o a sbalzi termici, quindi anche in ufficio o in casa, se il riscaldamento è acceso.
2. Mantenere le aree soggette a ragadi asciutte e pulite. L’umidità è uno dei fattori predisponenti le ragadi di mani e labbra e aggravano la sintomatologia, peggiorando il fastidio e il dolore: è bene lavare le mani usando sempre un sapone neutro, senza soffermarsi troppo sotto il getto dell’acqua, e poi asciugarle con cura, soprattutto negli spazi tra le dita e intorno alle unghie. Attenzione alla brutta abitudine di inumidirsi le labbra per contrastare la secchezza: non si fa che peggiorare la situazione.
3. Per lo stesso motivo sono da evitare le lunghe docce bollenti, i bagni prolungati e le saune. Attenzione anche ai gel igienizzanti, che sono altamente disseccanti: sono perfetti per l’igiene delle mani fuori casa, ma sono studiati per essere efficaci già a piccole dosi (basta quindi una goccia per ogni mano).
4. Prima di uscire, è bene proteggere le labbra con un prodotto ultra idratante in stick e le mani con guanti di lana o cotone (dopo aver applicato la crema), specialmente se si gira in bicicletta o motorino. Chi maneggia sostanze chimiche per lavoro ed è costretto a indossare guanti in lattice per proteggere la pelle, dovrebbe idratare abbondantemente le mani prima di indossarli, per evitare l’irritazione da sfregamento, come dimostra uno studio.
5. Alla sera, prima di coricarsi, può essere utile fare un impacco super nutriente usando un unguento dalla texture ultra ricca a base di vitamina B5, squalene e altri agenti iperidratanti, capaci di creare uno strato altamente protettivo sulla pelle danneggiata e di fornire il livello di idratazione necessario a promuovere il processo di rigenerazione cutanea. La formula deve contenere anche estratti dall’azione antinfiammatoria e cicatrizzante come la calendula. Si applica uno strato generoso sul contorno labbra e sulle mani, da infilare poi in guanti di cotone o di seta da tenere in posa tutta la notte.
6. In caso di ragadi di mani e labbra particolarmente profonde o di sopraggiunta infezione, il medico può prescrivere dei medicinali a base di cortisone o pomate antibiotiche. Possono essere utili anche i cerotti medicati e i prodotti fluidi studiati per formare una sorta di pellicola protettiva che fa da scudo nei confronti delle aggressioni esterne, evita la riapertura della lesione e accelera la cicatrizzazione.