Controlla l’idratazione prima del sole

Controlla, esfolia, idrata. Sono i passaggi da eseguire per arrivare all’incontro con il sole avvolte in una cute perfetta. Fare un check up dell’idratazione prima di affidarci all’abbraccio del sole aiuta a identificare inestetismi e difetti, come screpolature, disidratazione e secchezza, che compromettono una buona abbronzatura. I prodotti solari si occupano di tutelare la pelle da rischi a breve e lungo termine, come invecchiamento e anche tumori foto-indotti, ma spetta a noi preparare il tessuto cutaneo nel migliore dei modi a ricevere la giusta dose di vitamina D. L’idratazione dello strato corneo infatti è considerata uno dei parametri biofisici cutanei più importanti ed è dunque fondamentale mantenerla costante in tutte le stagioni.

Il check up dell’idratazione: perché farlo?

Perché alle porte dell’estate la pelle del corpo risulta ruvida e secca, ricoperta di piccole squamette bianche? Perché d’inverno ce ne prendiamo cura di meno, dimenticando di idratarla quotidianamente come facciamo con il viso. Inoltre lo smog, il fumo, il riscaldamento di case, uffici e negozi creano una patina occlusiva (sì, anche attraverso i vestiti) che rallenta il turn over epidermico, impedendo alla pelle di rinnovarsi e di mantenersi luminosa e omogenea.

Stimolare il rinnovamento cutaneo

La pelle si rinnova completamente ogni 28 giorni. Quando i cheratinociti, le cellule prodotte nello strato più profondo dell’epidermide, maturano, cominciano a risalire verso la superficie, raggiungendo lo strato corneo, dove terminano il loro ciclo vitale e muoiono. Questo processo di rigenerazione, detto appunto turn-over cellulare epidermico, si ripete incessantemente ed è dispensabile per mantenere la pelle luminosa, soda ed elastica. Tuttavia, una serie di fattori ambientali (oltre all’età e a fattori interni) può rallentarlo. Quando il ricambio cellulare impiega più tempo a completarsi, in superficie le cellule cornee si accumulano. La pelle appare opaca, attraversata da segni, pieghe, alterazioni del colorito, specialmente in alcuni punti come gomiti, ginocchia, talloni.

Primo passo: fare il test

Esistono appositi test, reperibili in farmacia sotto forma di pratici patch da appoggiare sulla cute, che in pochi secondi rivelano il livello di idratazione cutanea, in pratica rivelano quanta “sete“ ha la nostra pelle. In alternativa, uno studio della National Library of Medicine, suggerisce di pizzicare la pelle della mano con due dita e tenerla per qualche secondo prima di rilasciarla. Se si distende e torna nella posizione originaria, significa che ha un buon tasso di idratazione. Se invece il movimento di distensione della cute è più lento, vuol dire che necessita di un surplus di acqua.

Secondo passo: dissetare la pelle

Dopo aver fatto il check up dell’idratazione e aver eseguito uno scrub accurato, necessario per eliminare la patina di cellule cornee accumulatesi in superficie, si procede con l’idratazione, fondamentale prima dell’esposizione solare. Lo strato corneo infatti è protetto da una pellicola formata da acqua e grassi: il film idrolipidico. Mantenere intatta questa membrana è fondamentale perché, da un lato, impedisce agli agenti esterni di penetrare negli strati profondi della cute, dall’altro evita che l’acqua presente nei tessuti evapori.

Quale prodotto idratante?

Per fare un buon check up dell’idratazione bisogna scegliere il prodotto giusto. L’idratante va scelto in base alla tipologia di pelle e alla stagione: d’estate sono da preferire le texture leggere, come le lozioni, che sono ultra light, di facile assorbimento, con un cocktail di attivi rinfrescanti, come il mentolo, e altri ultra idratanti come il Dexpantenolo o pro-vitamina B5, ad azione riparatrice e rigenerante profonda, che ripara la barriera cutanea ed è in grado di attirare l’acqua e di trattenerla nella cute a lungo. L’ideale anche come doposole, per aiutare la pelle a rigenerarsi dopo l’esposizione e lenire eventuali infiammazioni o scottature.

Risultato negativo? Cure d’urto!

In caso di secchezza intensa, si può optare per un prodotto più corposo come una crema a base di estratti vegetali rivitalizzanti, come la stella alpina, vitamina E, antiossidante, pro-vitamina B5 e burro di karité, rigenerante e riparatore. Nei punti dove la pelle appare più ispessita e ruvida, l’ideale (sempre dopo lo scrub) è un impacco ultra nutriente con una formula intensiva e dalla texture densa come un unguento, ricco di lipidi e principi funzionali intensamente idratanti come lo squalene.